Un sindicat de la Roma a propus boicotarea magazinelor detinute de evrei
In semn de protest fata de ofensiva israeliana in Fasia Gaza, sindicatul autonom italian Flaica-Uniti-CUB (Confederazione Unitaria di Base), din care fac parte comerciantii de la Roma, a propus boicotarea magazinelor detinute de evrei, informeaza cotidianul "La Repubblica" in editia de vineri, citat de AFP.
Sindicatul a impartit fluturasi si a postat pe siteul sau mesaje prin care indemna populatia sa nu mai cumpere din magazinele apartinand membrilor comunitatii evreiesti, in semn de protest fata de actiunile armatei israeliene in Fasia Gaza.
"Nu mai putem sa pastram tacerea cu privire la ceea ce se petrece in Gaza. Ne-am gandit sa facem o lista a comerciantilor care au legaturi cu Tel Aviv-ul, pentru ca nimeni nu stie precis cine sunt", explicase joi pentru "La Repubblica" secretarul sindicatului, Giancarlo Desiderati, aflat la originea initiativei. Liderul sindical a explicat miercuri ca "nu este vorba despre a face o lista a magazinelor tinute de evrei (...), ci despre a viza Israelul prin aceste magazine", afirmand ca "boicotarea economica trebuie sa impiedice Israelul sa continue sa finanteze cumpararea de arme", informeaza NewsIn.
In semn de protest fata de ofensiva israeliana in Fasia Gaza, sindicatul autonom italian Flaica-Uniti-CUB (Confederazione Unitaria di Base), din care fac parte comerciantii de la Roma, a propus boicotarea magazinelor detinute de evrei, informeaza cotidianul "La Repubblica" in editia de vineri, citat de AFP.
Sindicatul a impartit fluturasi si a postat pe siteul sau mesaje prin care indemna populatia sa nu mai cumpere din magazinele apartinand membrilor comunitatii evreiesti, in semn de protest fata de actiunile armatei israeliene in Fasia Gaza.
"Nu mai putem sa pastram tacerea cu privire la ceea ce se petrece in Gaza. Ne-am gandit sa facem o lista a comerciantilor care au legaturi cu Tel Aviv-ul, pentru ca nimeni nu stie precis cine sunt", explicase joi pentru "La Repubblica" secretarul sindicatului, Giancarlo Desiderati, aflat la originea initiativei. Liderul sindical a explicat miercuri ca "nu este vorba despre a face o lista a magazinelor tinute de evrei (...), ci despre a viza Israelul prin aceste magazine", afirmand ca "boicotarea economica trebuie sa impiedice Israelul sa continue sa finanteze cumpararea de arme", informeaza NewsIn.
Actiunea sindicatului a provocat un scandal imens in Italia si Europa occidentala, aflat inca in derulare...
Vezi si
Site-ul Federatiei lucratorilor din comertul agro-industrial al Italiei
http://nuke.flaica-roma.it/
si
Companii internationale cu actiuni israeliene
http://www.bigcampaign.org/ si http://www.inminds.co.uk/boycott-brands.html
Il segretario provinciale Giancarlo Desiderati: “In relazione al comunicato stampa sul boicottaggio dei saldi nei negozi della comunita israeliana a Roma PRECISIAMO QUANTO SEGUE: Non è mai stata nominata nei nostri comunicati la comunità ebraica Romana, a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le sofferenze che ha subito nel passato e che riconosciamo quale composta da cittadini e lavoratori onesti. NON ESISTE NE' SARA' DIFFUSA NESSUNA LISTA DEI NEGOZI IN CUI NON COMPRARE. Condanniamo a prescindere qualunque forma di antisemitismo di destra e di sinistra e siamo per l'integrazione completa di tutte le etnie culturali. Quello che proponiamo con la nostra iniziativa è il boicottaggio finale di Israele perchè chiunque usi mezzi militari contro civili inermi, sia Palestinese che Israeliano, commette un crimine contro la vita umana e per questo và boicottato anche nella parte economica per impedire con questi soldi di continuare ad acquistare altre armi da guerra. Ricordiamo anche il pronunciamento del vaticano che condanna le violenze messe in atto contro i civili inermi nella striscia di Gaza. Il linciaggio mediatico per chi tocca argomenti di questo genere è sotto gli occhi di tutti e serve solo a spostare l'attenzione dalla tragedia in atto. Tanto vi dovevamo per esattezza di cronaca."
Site-ul Federatiei lucratorilor din comertul agro-industrial al Italiei
http://nuke.flaica-roma.it/
si
Companii internationale cu actiuni israeliene
http://www.bigcampaign.org/ si http://www.inminds.co.uk/boycott-brands.html
Cititi mai jos ce vrea acest Sindicat, care este de fapt Federatia lucratorilor din comertul agro-industrial al Italiei:
Il segretario provinciale Giancarlo Desiderati: “In relazione al comunicato stampa sul boicottaggio dei saldi nei negozi della comunita israeliana a Roma PRECISIAMO QUANTO SEGUE: Non è mai stata nominata nei nostri comunicati la comunità ebraica Romana, a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le sofferenze che ha subito nel passato e che riconosciamo quale composta da cittadini e lavoratori onesti. NON ESISTE NE' SARA' DIFFUSA NESSUNA LISTA DEI NEGOZI IN CUI NON COMPRARE. Condanniamo a prescindere qualunque forma di antisemitismo di destra e di sinistra e siamo per l'integrazione completa di tutte le etnie culturali. Quello che proponiamo con la nostra iniziativa è il boicottaggio finale di Israele perchè chiunque usi mezzi militari contro civili inermi, sia Palestinese che Israeliano, commette un crimine contro la vita umana e per questo và boicottato anche nella parte economica per impedire con questi soldi di continuare ad acquistare altre armi da guerra. Ricordiamo anche il pronunciamento del vaticano che condanna le violenze messe in atto contro i civili inermi nella striscia di Gaza. Il linciaggio mediatico per chi tocca argomenti di questo genere è sotto gli occhi di tutti e serve solo a spostare l'attenzione dalla tragedia in atto. Tanto vi dovevamo per esattezza di cronaca."
FERMIAMO IL MASSACRO DEL POPOLO PALESTINESE. Il massacro compiuto da Israele, che sta provocando centinaia di vittime civili tra la popolazione, tra cui donne e bambini, è un pessimo segnale per il mondo intero: sta a dimostrare che l’arroganza e la certezza dell’impunità da parte del governo di Tel Aviv non si fermano davanti a nessuna barbarie. Se si vuole finalmente arrivare ad una vera pace in Medio Oriente non si può continuare a negare giustizia, libertà e diritti per il popolo palestinese.
Un piccolo gesto contro la politica dei massacri a Gaza!!! Cari consumatori e cittadin vi chiediamo con una mano sul cuore di dare un contributo affinchè il genocidio a Gaza si fermi. Non ci sono molte cose da dire, le immagini e il numero di bambini morti parlano da soli!!! Non vogliamo forzare nessuno, ma oggi sentiamo il dovere morale di indicare una strada per protestare contro il governo israeliano e contro la sua politica militare di massacri. Non acquistate prodotti che iniziano con il codice a barre 729, quella merce è stata fabbricata in Israele. Fermiamo il massacro di Gaza... STOP ai bombardamenti subito!!!
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